Categoria: Cultura | Venerdì 21 Agosto 2020, Si potrebbe quindi sollevare qualche dubbio sul racconto di Baglione: ma la morte del pittore a Porto Ercole è certa e datata al 18 luglio, e le sue modalità tragiche sembrano veramente la conclusione più adatta a una vita tormentata. Potrebbe essere morto in seguito alle ferite mal curate ricevute da un gruppo di oscuri sicari, papalini o maltesi, l’anno prima a Napoli, o assassinato a Porto Ercole, o rimasto vittima della malaria. I due giorni passati errando sulla spiaggia, solo, col cervello già in condizioni critiche (un suo cliente, in Sicilia, già lo aveva definito “cervello stravolto”) bruciato dal sole, privato dei suoi pochi averi dalla fuga della feluca che li trasportava, aggiungono al dramma un sapore di punizione che a Baglione non sarà certo dispiaciuto.
09 nov - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Recatosi a Roma, conosce momenti di miseria, lavorando con il Cavalier d’Arpino e con Prosperino delle Grottesche. Grazie alla protezione del cardinale dal Monte gli vengono commissionati dipinti sulla vita di San Matteo per la chiesa di San Luigi dei Francesi, la chiamata di S. Matteo, il Martirio di S. Matteo, S. Matteo e l’angelo (in due edizioni, dopo che la prima gli viene respinta dai commi
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07 ago - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Nato nel 1581, si formò dapprima presso un pittore locale, quindi passò alla bottega di Pietro Sorri, manierista senese trasferitosi a Genova, ed ebbe modo di studiare l’arte dei maestri toscani attivi a Genova. Trovò quindi diversi spunti nell’arte dei grandi pittori dei primi anni del tempo: Barocci, Caravaggio, Gentileschi, Rubens, Van Dyck. La sua è un’arte originale perché parte da un ambito
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