TUTTO CIO' CHE SEMBRA ORO IN REALTA' E' UN'ILLUSIONE

di AGOLOVE00

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Categoria: Attualita' | Giovedì 16 Gennaio 2020, Dal momento che viviamo in una società in cui la felicità viene associata all’avere la scarpa dell’ultimo momento per il ragazzo a la macchina nuova per l’adulto.
Bisognerebbe fare un pò di chiarezza su questo tema, visto che in ben pochi hanno il coraggio di parlarne e poi applicarcisi veramente, oggigiorno c’è troppa confusione, la libertà viene scambiata al ragazzo come libera scelta di acquisto di varie marche e della possibilità che ha di comprale grazie ai soldi ricevuti dai genitori o nonni. Mentre l’adulto scambia la libertà con il prevaricare gli altri economicamente e verbalmente parlando.
E’ vero uno può pensare che è libero di fare quello che vuole, e quindi di vivere anche in malo modo, ma la questione è che in questo caso non c’è nessuna libertà neanche nello stare male, visto che è l’economia che ti porta nella stragrande maggioranza dei casi a vivere una vita di apparenze, di illusioni, di falsa felicità.
E le persone per propria natura ci si adattano, e la trasformano in una routine quotidiana, e vedendo che la maggior parte delle persone vivono in maniera così superficiale sembra loro normale, sapete le pecore seguono il gregge, e un pò tutti noi siamo simili a delle pecore.
Ma la realtà dei fatti è che la nostra società è basata sulla produzione, sul fare soldi, e viene trascurato uno dei volti più importanti per noi la felicità.
Viviamo in un mondo in cui la maggior parte delle persone lavora a ritmi sfrenati per produrre cose pressoché inutili che altri possano permettersi solo lavorando a ritmi sfrenati. Già dalla tenera età gli adulti ci insegnano a prevaricare sugli altri a scuola, ci insegnano che l’unico obbiettivo è quello di prendere voti alti, ma il punto è che le domande sono sbagliate, perché uno non deve andare a scuola con l’obbiettivo di prendere il voto più alto solo per soddisfare i genitori o per pavoneggiarsi con gli altri, perché allora l’obbiettivo dello studio va a scemare. A scuola invece è bene si prendere buoni voti, ma non è la cosa più importante che ci può offrire la scuola, l’elemento più prezioso che ci offre sono i rapporti, il sapere convivere con gli altri in una specie di comunità quale è la classe. Fin da bambini dovremmo essere educati e avere degli insegnanti speciali sovvenzionati dallo stato proprio per imparare il rispetto delle regole, e altrui, la condivisione, il conoscere se stessi insomma il vero valore delle cose. Lo stato dovrebbe iniziare a sovvenzionare questi progetti che poi gioverebbero anche all’economia, perché per far questo progetto devi assumere personale, costruire aule fatte apposta dove mettere i bambini, e deve durare fino almeno al diploma. Così i ragazzi attraverseranno una delle fasi più difficili della loro vita accompagnati ed aiutati da un team di persone specializzate e assunte con grande cura. Perché spesso ci si dimentica che non basta la famiglia e in diversi casi non è neanche presente. Solo in questa maniera, una persona può crescere con sani ideali che poi automaticamente verranno trasmessi ai figli a venire, perché psicologicamente parlando quello che un genitore ha subito e come ha vissuto l’infanzia tende a rifarlo vivere ai propri figli.
Soltanto che una cosa del genere non si farà e probabilmente non verrà nemmeno fatta, perché non gioverebbe al cosiddetto consumismo su cui è basata tutta l’economia occidentale. Perché le persone in questa maniera, finalmente capirebbero che la vita non è fatta solo di fatiche e di materialismo ma che anzi tutto all’incontrario, è fatta per viverla in armonia con se stessi e con gli altri, e per far ciò basterebbe partire dalle cose più semplici che non hanno nessun costo, come l’aiutare le persone, basterebbe un sorriso per rallegrare una persona, iniziare a fare meditazione, curare la propria dieta e il proprio fisico tramite esercizi. Non dico che il comprare oggetti sia sbagliato di per sé, soltanto andrebbe trovata una via di mezzo, anche in questo caso il progetto di cui parlavo prima aiuterebbe a capire come investire i soldi che uno ha, per esempio comprare un libro e acculturarsi per capire appunto come funzionano le cose o perlomeno farsi una propria idea, un viaggio che sia solitario per riscoprire se stessi, o con amici. Un’altro aspetto che voglio guardare è la socievolezza, oggigiorno viene vista come strana, una cosa da pazzi, invece di avere team che ci diano una mano a crescere, abbiamo team che si specializzano sempre di più ogni anno in marketing, facendoci apparire cose di un valore spropositato e malsano rispetto alla realtà, tramite pubblicità riescono a deviarci e ad isolarci, ormai stiamo tutti con i cellulari e le cuffiette senza socializzare con nessuno a guardare e stare su app che dovevano aiutare la socializzazione ed invece hanno fatto completamente l’opposto. Quando ero ragazzo ho preso per 6 anni sempre la solita corriere ai soliti orari mattina e pomeriggio, e con nessuna delle solite persone che c’erano in corriera ho mai fatto conoscenza e loro ugualmente di me, solo una volta mi ricordo di una persona che mi venne incontro per parlare, probabilmente per farsi un nuovo amico e io mi ricordo tutt’ora la sensazione che ebbi, quasi di disgusto e di pena, mi pareva uno sfigato…….. pensavo perché uno sconosciuto senza nessun apparente motivo mi viene a parlare? Lo trovavo strano lui e la situazione in generale. A trovarle persone in questa maniera…….Perché alla base di tutto alla fine ci sono i rapporti umani.


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