Una banca Europea finanzia le società Indonesiane produtrici di olio di palma

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Categoria: Attualita' | Martedì 17 Gennaio 2017, Dal 1990 l’Indonesia ha perso 31 milioni di ettari di foresta pluviale, un'area paragonabile alla Germania. A finanziare la deforestazione è anche la banca HSBC.

Un’analisi effettuata dall’ong Greenpeace sui dati diffusi dal ministero dell'Ambiente e delle Foreste indonesiano rivela come, a partire dal 1990, l’Indonesia abbia perso 31 milioni di ettari di foresta pluviale, una superficie paragonabile all’estensione della Germania. Vaste zone della foresta pluviale vengono infatti convertite in piantagioni da sfruttare per la produzione di olio di palma.

A finanziare queste politiche ambientali, secondo il rapporto di Greenpeace chiamato “Dirty bankers”, è anche la più grande banca europea, HSBC, che presterebbe centinaia di milioni di dollari a sei tra le più distruttive società indonesiane del settore dell’olio di palma.

Negli ultimi cinque anni HSBC ha infatti partecipato a consorzi bancari che hanno prestato circa 16,3 miliardi di dollari a sei società indonesiane - Bumitama, Goodhope, IOI, Noble, POSCO Daewoo e Gruppo Salim/Indofood - che producono olio di palma. A questi finanziamenti vanno aggiunti 2 miliardi di dollari in obbligazioni.

Queste società sarebbero inoltre responsabili di espropriazione delle terre ai danni delle popolazioni locali, di violazione dei diritti dei lavoratori e dello sfruttamento del lavoro minorile, secondo il rapporto di Greenpeace.

La distruzione delle torbiere da parte dell’industria dell’olio di palma e del settore della carta è inoltre riconosciuta come la causa principale degli incendi che ogni anno colpiscono le foreste dell’Indonesia.

Uno studio dell’Università di Harvard e della Columbia stima che, a causa della crisi ambientale e sanitaria verificatasi nel 2015 per colpa di questi incendi massivi, in tutto il sudest asiatico ci siano state circa 100mila morti premature.

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