Visitare La moschea di selimeiye

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Categoria: Viaggi | Giovedì 08 Settembre 2022, Da visitare la moschea Selimiye
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1 Da visitare la moschea Selimiye
1.1 Storia della moschea
1.2 SELIMIYE CAMII
1.3 Come arrivare a Marmara
1.4 In auto
1.5 In treno
1.6 In autobus

Hai deciso di visitare la moschea selimiye ? Bene, una moschea ottomana della città di Edirne in Turchia.
Essa venne commissionata dal sultano Selim II e costruita dall’architetto Mimar Sinan fra il 1568 ed il 1574. Fu considerata da Sinan il suo capolavoro e uno dei più elevati esempi di architettura ottomana.
Storia della moschea
Questa grande moschea, simbolo della città, è ubicata al centro di un complesso (külliye) costituito da un ospedale (darüşşifa), una madrassa, una mensa per i bisognosi (imaret), una biblioteca, un hammam ed un gruppo di negozi.

In questa moschea Sinan impiegò un sistema ottagonale di sostegno che venne creato attraverso otto pilastri inseriti in un involucro quadrato di mura.

Le quattro semi-cupole, agli angoli, dietro gli archi che nascono dai pilastri, sono le sezioni intermedie tra l’enorme cupola (31.25 metri di diametro con profilo sferico) e le pareti.

SELIMIYE CAMII
La più sontuosa moschea di Edirne (costruita negli anni 1569-75) fu progettata per il sultano Selim II (regno 1566-74) dal grande architetto ottomano Mimar Sinan. La moschea è più piccola ma più elegante della Moschea di Solimano che lo stesso Sinan realizzò a İstanbul e si dice che l’architetto la considerasse la sua opera migliore.

La sera, quando è illuminata, offre uno spettacolo straordinario.

Accedete alla moschea dal cortile che si affaccia a ovest, secondo il progetto dell’architetto. Nel cortile troverete alcune donne che vendono i sacchetti di plastica per le scarpe, ma non è necessario acquistarli.

L’ampia e imponente cupola – che con i suoi 31,3 m di diametro è poco più grande di quella di Aya Sofya a İstanbul – è sorretta da otto sobri pilastri e da archi e contrafforti esterni che rendono l’ambiente interno incredibilmente arioso.

Dovendo sorreggere solo in parte il peso della cupola, i muri erano abbastanza solidi per reggere le decine di finestre da cui filtra la luce naturale, che esalta le colorate decorazioni calligrafiche dell’interno.

Sono di particolare raffinatezza il mimber (pulpito) in marmo finemente intagliato, con un tetto a forma conica rivestito di maioliche di İznik, e lo şadırvan (fontana delle abluzioni) sottostante la loggia centrale del lettore delle preghiere.

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