Voci dal carcere: La pena più dura è quella di perdonare noi stesse per esserci fatte del male

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Categoria: Attualita' | Martedì 01 Marzo 2022, La preghiera delle detenute è pregna di sofferenza e disperazione. È un grido costante alla Vergine che, come una mamma, volge loro il Suo sguardo, privo di giudizio, ma solo carico d’amore. Un primo passo verso il perdono di se stesse, ancor prima di imboccare, una volta riabilitate e rieducate, la strada della libertà. L’immagine di copertina è la scultura che l’artista Teresa Cervo ha donato alla Casa Circondariale di Pozzuoli. Si celebra l’abbraccio, “un gesto primordiale perfetto che esprime la volontà di avere cura dell’altro, di ricucirne gli strappi, nella carne e nell’anima, di accoglierlo e di lasciarlo, poi, andar via”.

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