Categoria: Gastronomia | Martedì 13 Giugno 2017, Spesso le paste che ci ritroviamo accanto alle porzioni di sushi in determinati ristoranti giapponesi (specie in quelli con le fasce di prezzo più basse), sono realizzate con una miriade di coloranti e polvere di rafano, che di norma viene aggiunto in modeste quantità al vero wasabi per riprodurne l’odore tipico del prodotto fresco, magari perso con l’essiccazione. Per dare l’idea della quantità di wasabi “contraffatto” in commercio, basti pensare che in Giappone si è pensato bene di denominare il vero wasabi col termine hon-wasabi (???), che significa “wasabi originale”.
06 feb - www.elenaferro.it (Bunnister68gmailcom) -
Febbraio sta diventando per me un mese terribile e ambivalente: provo gioia per i compleanni imminenti della mia famiglia, ma anche sofferenza per lutti importanti, alcuni anche molto recenti, che opprimono la mia anima.
C'è un dolore che non flette dentro di me e che sta attraversando la mia vita. So che può trasformarsi e diventare un seme, e per farlo germogliare occorre passarci attraverso,
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06 ott - salutebenessereonline.blogspot.com (salutebenessere) -
Una cosa è certa. Stante la situazione dei nostri mari, considerata una certa confusione che si crea nella filiera della distribuzione fino all’ultimo anello che è rappresentato dalla somministrazione e/o dalla vendita degli alimenti, non è del tutto certo che il pesce crudo che ci viene proposto è veramente esente da ogni rischio di contaminazione, quindi, come opinione personale, l’ideale sareb
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15 ago - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Ricordagli, in un solo momento, che non esiste potere più forte del sorriso lieve di chi lascia ogni peccato e, nella gloria prega ancora, abbandona l’infero inganno e, al Tuo cospetto, chiede perdono e diventa santo.Ti prego, dal profondo del mio cuore, stendi la tua calma divina sul cuore agitato di chi legge questa rima. Donagli conforto nelle ore sue più vuote, dandogli sollievo quando il pes
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15 lug - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Quando morì sua moglie, Giufà non fu in grado di versare neanche una lacrima, ma quando, dopo qualche giorno, gli morì l'asino non faceva altro che piangere. Appena un amico gli domandava come stava, si metteva subito a piangere per la perdita dell'asino e a chi gli faceva notare questo suo strano comportamento, Giufà rispondeva:
- Non accetto i vostri rimproveri e cercate di capire il mio dolor
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