Siamo portati a pensare che l’evasione fiscale sia una piaga moderna, frutto dell’era digitale, dei paradisi fiscali e delle società di comodo con sede in qualche isola tropicale. Ma la verità, sepolta per secoli sotto la sabbia del deserto della Giudea, è che le strategie elusive hanno radici molto più profonde. A ricordarcelo è un papiro eccezionale – studiato da Anna Dolganov e colleghi – che ci racconta di un processo per frode fiscale avvenuto attorno al 130 d.C. Una storia antica, certo, ma che suona dannatamente familiare.
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