Il viaggio in treno dei tre leader europei ha fatto scalpore per l’allegria e la spensieratezza con cui costoro si sono fatti fotografare, sullo sfondo della serietà estrema dello scopo della loro visita. Purtroppo tale atteggiamento stranamente ridanciano, da pubblicità di rivista rosa, riflette l’assurdità delle loro mosse, la portata di quanto esse siano controproducenti per i rispettivi cittadini. Dicono di voler fermare la guerra, ma di fatto la alimentano. Dicono di voler fermare Putin, ma non fanno altro che dargli pretesti per insistere. Le dichiarazioni di Macron e dei rappresentanti di Bruxelles sono fra le più odiose e ipocrite di tutte. Affermano di voler continuare ad armare Kiev prima durante e dopo la tregua, di non volere più il gas russo per poi comprarlo indirettamente dalla Turchia, e così via. E soprattutto vogliono essere creduti ciecamente dai loro sudditi, pardon cittadini, ed essere presi assolutamente sul serio dagli interlocutori internazionali, Cremlino in primis. L’unica cosa di serio e potente che hanno è soltanto lo wishful thinking.