Il duo indie-rock scozzese, in composto da Aidan Moffat e Malcolm Middleton, con trent’anni di attività sulle spalle, torna in Italia dopo l’uscita di I’m Totally Fine with It Don’t Give a Fuck Anymore, uscito lo scorso 10 maggio. Tre le date italiane del tour: 23 luglio a Galzignano Terme all’Anfiteatro del Venda, il 24 luglio al Monk di Roma e il 25 luglio al Giardino Scotto di Pisa.

Con l’ultimo album gli Arab Strap non sembrano affatto preoccuparsi di rimanere fedeli all’identità sonora che, seppur evolvendo di volta in volta, li ha resi unici e distinguibili nel tempo. Già Bliss e Allatoncenes, i singoli che avevano preceduto il lancio dell’ottava fatica in studio, sono due brani profondamente diversi tra loro che fungono da fiera testimonianza del loro focus sul futuro, sul cambiamento e sull’evoluzione.

I’m Totally Fine with It Don’t Give a Fuck Anymore è un disco carico di tracce potenti e incisive, sia nella natura upbeat di alcuni dei momenti musicali più propulsivi, sia nel morso dei testi di Moffat. “Rispetto al nostro album precedente, c’è più rabbia e aggressività nelle parole”, dice. “Non è apertamente politico ma è di sicuro un disco un po’ arrabbiato con il mondo”.

Il titolo (letteralmente traducibile come “per me va benissimo, non me ne frega più un…”) potrebbe dare l’idea di una band che si stia arrendendo a qualcosa, in realtà fa riferimento a un messaggio del batterista live della band che Moffat ha trovato molto divertente e finisce per riflettere l’inaugurazione di un nuovo periodo di libertà creativa per gli Arab Strap.