La storica telefonata di Trump a Putin della scorsa settimana ha segnato una svolta ufficiale nei rapporti fra i rispettivi Paesi. E si sa che di riflesso i cambiamenti arriveranno anche agli Stati che in un modo o nell’altro dipendono da essi o sono sotto la loro influenza. L’Europa accusa la nuova amministrazione repubblicana di agevolare il ritorno di Mosca sulla scena come partner commerciale, finanziario e diplomatico in un contesto di “normalità”. In altre parole gli USA aiutano la Russia a togliersi l’etichetta di Paese “canaglia” che Bruxelles e la amministrazione Biden gli aveva affibbiato con molto sforzo. La normalizzazione attuale passa in primo luogo da un dialogo cordiale e proficuo fra i leader, di cui Trump si è detto estremamente contento, e da uno rilascio dei reclusi che pare uno scambio di cortesie. Mosca ha già fatto tornare a Washington un detenuto americano che da tre anni stava nelle prigioni russe e la Casa Bianca farà altrettanto con un hacker russo. Inoltre dal segretario alla Difesa USA arrivano dichiarazioni sull’Ucraina che spianano la strada alle richieste russe e annullano in un colpo solo tutta la politica estera UE/NATO.

  • Giacinto Boccia@mastodon.uno
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    5 days ago

    @Kraftwerk Si consuma, così, il tradimento della promessa Americana di essere un potente e fedele alleato dell’Europa. Non fatevi illusioni, la normalizzazione dei loro rapporti è costruita sulla fine della tranquillità in politica estera di cui noi abbiamo goduto per decenni.