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Venerdì 13 Marzo 2020, Motivazione
Sentire di avere una mission, uno scopo più alto e agire spinti da questa forza. È decisamente l’attitudine mentale con più forza disruptive. Più le nostre attività sono ricche di significato, più ci sentiamo appagati. La motivazione è importante sia per i singoli individui, sia per le aziende; come una sorta di bussola che mantiene focalizzati nei momenti difficili, dando il coraggio di fare scelte cruciali, garantendo l’umiltà e l’empatia necessarie per essere un buon leader.
Responsabilità
Agire con consapevolezza per una buona disruptive, pensando alle conseguenze delle nostre azioni, senza prendersela con fattori esterni a noi. Ci sono almeno quattro ambiti in cui dobbiamo essere pienamente responsabili: la formazione continua (prendendoci cura del nostro sviluppo personale e professionale), la sicurezza informatica (prevenendo i rischi di hackeraggio, evitando errori e leggerezze), l’etica (rimanendo coerenti con i valori dell’azienda) e il personal brand (curando la nostra presenza online).
Collaborazione
Condividere e lavorare in team. Essere collaborativi per scambiarsi idee e operare con maggiore agilità. Dobbiamo cercare e accettare punti di vista diversi dal nostro per una buona disruptive, essere pronti a condividere informazioni e contenuti, avere la curiosità di lavorare con modalità nuove, utilizzando strumenti diversi, saper prendere decisioni velocemente. L’economia collaborativa si avvale di una preziosa moneta: la fiducia, che si mostra, si sperimenta e si guadagna.
Le sei tecnologie
Disruptive
Il web
Per fare affari sul web, le forze più disruptive sono:
social media: è importante avere una visione chiara di ciò che desideriamo comunicare, delle piattaforme in cui essere presenti e delle strategie da utilizzare. Vanno creati contenuti che coinvolgano, educhino, intrattengano e arricchiscano i potenziali clienti.
eCommerce: nessuna azienda può permettersi di ignorare il commercio online. Il cliente non cerca solamente il miglior prezzo; fiducia e credibilità sono elementi essenziali per procedere con l’acquisto. Fiducia nella piattaforma di eCommerce, nel prodotto e nell’azienda che si occupa della distribuzione.
peer-to-peer: la condivisione di risorse tra pari, come il marketplace e il lending. Il marketplace è una piattaforma in cui beni e servizi vengono venduti tra privati, o tra privato e azienda, oppure tra due aziende. Il lending si riferisce al prestito di denaro tra privati oppure tra privati e aziende, senza intervento delle banche (esempi come Zopa e Funding Circle).
Lo smartphone
È il dispositivo preferito per connettersi a internet e tende sempre di più a diventare un mini-computer. Per questo, le aziende devono avere una strategia mobile-first, pensata prima di tutto e appositamente per lo smartphone, con queste caratteristiche:
smart: creare valore e risolvere i problemi degli utenti;
productive: attraverso app e tool aiutare le persone a essere più produttive, anche se, si sa, la maggior produttività si ha quando i cellulari sono spenti!
adaptive: adattarsi ai continui cambiamenti tecnologici;
costumer-focused: mettersi nei panni dei clienti, capire bisogni e preoccupazioni;
etiquette: tenere conto dell’impatto che l’utilizzo dello smartphone provoca.
Il cloud
Se possiamo lavorare da remoto, certamente dobbiamo ringraziare il cloud. Con un computer e una connessione internet, accediamo a informazioni e documenti utili per svolgere il nostro lavoro: l’ufficio è sempre con noi. Cloud vuol dire accessibilità ovunque, più spazio di archiviazione, grande velocità di processazione e sicurezza del back-up, possibilità di collaborare da remoto. Il fatto di essere sempre connessi e avere a disposizione in qualsiasi momento dati e documenti, può essere un limite per la nostra vita privata, per cui è importante saper distinguere tra sfera lavorativa e familiare. Molte aziende sono ancora scettiche sull’utilizzo del cloud, temono che avere software e informazioni non archiviate fisicamente nei propri edifici sia sinonimo di vulnerabilità e perdita di controllo.
La sicurezza informatica
Per sicurezza informatica si intende la protezione dei sistemi informatici da furti, danneggiamenti e interruzioni. Malware è il termine che comprende tutti i software “malevoli”, la cui lista è in costante aumento. Dal momento in cui un dispositivo si connette a internet, è potenzialmente hackerabile. La miglior strategia per un’azienda che voglia tutelarsi efficacemente è quella di combinare ottimi sistemi di protezione con un atteggiamento vigile e responsabile dei dipendenti. Oltre a identificare i dati essenziali da proteggere e incentivare il senso di responsabilità dei collaboratori, bisogna avere un piano di emergenza e lavorare internamente in modo tale che l’integrità dell’azienda non possa essere mai messa in discussione.