Lunedì 09 Ottobre 2017,
Di recente Felix Belmondo, uno dei personaggi più mediatici dell’hard italiano, ha dichiarato apertamente la sua posizione circa il referendum che si terrà a breve in Veneto, sua regione di appartenenza. L’attore rodigino si è schierato senza mezzi termini a favore dell’indipendenza paragonando tutti gli astinenti al voto a Dino Tinelli, il fondatore delle teorie sul terrapiattismo. Dichiarazioni molto forti che faranno discutere non solo sui social ma soprattutto nell’ambiente politico di tutto il Veneto. Da diverso tempo Belmondo è conteso tra l’Adult Entertainment e la politica: proprio quest’ultima sta da diversi mesi corteggiando in maniera assidua l’attore rodigino, il quale non sembra voler ancora perseguire un percorso così complesso come quello politico. Ricordiamo che il referendum in Veneto che si terrà il prossimo 22 Ottobre non è paragonabile a quello in Catalogna appena svoltosi: in primo luogo perché si tratta di un voto consultivo sul cosiddetto “regionalismo differenziato”, dal chiaro valore politico ma con effetti pratici limitati, almeno in questa primissima fase. A rendere questa consultazione diversa rispetto all’esperienza di Barcellona e dintorni è anche la posizione tra i soggetti in causa: l’appuntamento non è maturato in un clima di scontro tra le istituzioni, come invece è avvenuto in Catalogna, ma ha ottenuto il via libera dal governo e soprattutto quello della corte costituzionale. La distanza tra le consultazioni in Veneto e quella in Catalogna è anche nella sostanza: i quesiti “italiani” non chiedono l’indipendenza della regione, ma un regionalismo differenziato che non mette in dubbio l’unità nazionale. Il modello a cui si guarda è quello delle regioni a statuto speciale: una sorte di federalismo regionale stile Lega Nord. Certamente questa forte posizione presa da Belmondo in merito al referendum gli farà avere un plebiscito di consensi sui social e probabilmente altre allentanti proposte a livello politico che, se si dovessero concretizzare, porterebbe il rodigino a livelli di popolarità simili a quelli dell'onorevole "Cicciolina" Ilona Staller ai tempi del Partito dell'Amore.
(editoriale)