Lo zafferano tra mitologia, cucina e medicina

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Categoria: Salute | Venerdì 10 Maggio 2019, La pianta dello zafferano, conosciuta quindi sin dall’antichità per le sue virtù terapeutiche e medicinali oltre che per l’utilizzo in cucina, fu portata in Italia nel XIII secolo dal Frate Domenico Cantucci di Navelli che, terminata la sua opera al soldo dell’Inquisizione in Spagna, portò i bulbi a Navelli. Lo zafferano è una vera miniera di sostanze utili al nostro organismo: oltre ai carotenoidi contiene infatti le vitamine B1 e B2 e molti aromi naturali che conferiscono allo zafferano ottime proprietà digestive e curative. Nel tardo Medioevo lo zafferano divenne una delle voci più importanti per l’economia della provincia aquilana… basti pensare che veniva venduto solo in cambio di oro e che l’intera provincia ha vissuto nel corso dei secoli fasi alterne di prosperità proprio in funzione della disponibilità di zafferano che conobbe il culmine della produzione (circa 45 quintali l’anno) nell’Ottocento sotto i Borbone.

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