Categoria: Cultura | Giovedì 23 Luglio 2020, Maia era anche ninfa dei boschi perché viveva sul monte Cillene in Arcadia. Amata da Zeus in una caverna solitaria del monte diede alla luce Ermete, la cui crescita era tanto rapida che il primo giorno di vita riuscì a rubare ad Apollo gli armenti. Maia fu stranamente immune dalla gelosia di Era e sul monte Cillene fu anche nutrice di un figlio di Zeus e di Callisto, di nome Arcade. Essa rappresenta con le altre Pleiadi il principio vivificante del cielo, simbolo del periodo delle piogge che fanno germogliare dalla terra i semi. Nel culto Maia è talvolta associata a Ermete. Anche Roma e gli Italici avevano una loro antica divinità Maia, omonima, ma ben diversa dalla greca madre di Ermete, o Maiesta, la divina compagna di Vulcano.
17 ott - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Cresciuto, Ione divenne una sorta di custode del santuario. Nel frattempo Creusa aveva sposato Xuto ma la loro unione era sterile ed i coniugi si recarono a Delfi ad implorare la possibilità di avere un figlio. In questa ciscortanza Creusa e Ione pervennero al riconoscimento mentre Xuto, ingannato da Apollo, adottò di buon grado il giovane convinto che fosse realmente suo figlio.
Ione è il capos
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08 mar - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Secondo altre narrazioni, l’invasamento delle Pretidi sarebbe causato da Dioniso.
Alcuni autori sostengono che non soltanto le Pretidi furono colte da follia ma anche molte donne argive. Erodoto, ad esempio, non nomina né Preto né le figlie, ma parla di donne in generale; così anche Pausania, che però in un luogo della Periegesi riporta l’episodio come avvenuto sotto il regno di Anassagora e in
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02 mar - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Le Villi sono esseri vendicative e spettrali, incapaci di trovare riposo eterno nella morte, che ogni notte tra il crepuscolo e l’alba cercano i traditori d’amore che costringono, con l’aiuto di rametti di vischio apparentemente magici, a ballare convulsamente fino a provocarne la morte per sfinimento o fino a che totalmente indeboliti non vengono gettati in un lago nelle loro vicinanze. Le Villi
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03 mag - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Pelopia, sconcertata, afferrò la spada e si trafisse il petto. Allora Egisto, con la spada tutta insanguinata, andò a trovare Atreo che, col cuore colmo di gioia, scese alla spiaggia e offrì un sacrificio di ringraziamento a Zeus, convinto di essersi finalmente liberato da Tieste. Egisto lo raggiunse e lo uccise.
Tieste così ritornò sul trono di Micene, ma il suo trono non durò a lungo, poiché A
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