il colera e i pregiudizi - Quod scripsi, scripsi

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Categoria: Napoli | Sabato 16 Settembre 2023, Quel lunedì 27 agosto del 1973, l’estate fu interrotta dalla pioggia e gli italiani si preparavano al controesodo ed alle partenze più o meno intelligenti. In politica il presidente Rumor e il suo governo balneare (l’esecutivo era nato con un mandato a breve termine, di transizione, una “pausa estiva” insomma, dalle tensioni politiche molto aspre all’interno della maggioranza parlamentare), tornavano a riunirsi sui soliti temi del già serrato dibattito politico: occupazione, pensioni, costo della vita e l’immancabile “Questione Meridionale”. Il presidente della Repubblica dell’epoca era Giovanni Leone, il presidente della Camera era Sandro Pertini e Aldo Moro era l’allora ministro degli “Esteri”. Nel frattempo il resto del mondo era inchiodato davanti ai telegiornali a causa di una 60ina di svedesi ostaggio di delinquenti in una banca per circa 130 ore (ma si sa, da noi gli “esteri” avevano ed hanno lo stesso interesse del gossip): ne usciranno, poi, difendendo i rapinatori e nascerà la cosiddetta “sindrome di Stoccolma”. In Italia si stava preparando la stagione del terrorismo e proprio quel giorno una “virgola” mise in ginocchio Napoli.

Il vibrione del colera (Vibrio cholerae), un batterio denominato così, in latino, a causa della sua “forma a virgola” parrebbe che iniziò la sua marcia su Napoli, partendo da un vicolo del paese vesuviano di Torre del Greco. Da una famiglia di marinai e “forse” a causa di una partita di cozze provenienti dalla Tunisia o per un residuo dell’epidemia di quella che l’anno prima aveva sconvolto il porto di Odessa.

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