

Ma infatti io non capisco esattamente dove stia il problema qui. Nel senso, io sono felice che Meta abbia ricevuto una multa del genere, e spero che ne arrivino altre ben più pesanti (ché questa non è quasi niente per Meta), ma il motivo mi sfugge: almeno apparentemente, l’iniziativa di far pagare gli utenti per avere in cambio una riduzione (anche se dovrebbe essere una eliminazione totale) dell’utilizzo dei loro dati non è altro che un’iniziativa che volge la piattaforma verso un mercato più sano, un mercato dove le persone semplicemente pagano i servizi. Che fra l’altro è anche ciò che l’EU pare desideri. Perciò davvero non capisco. Forse dietro la multa ci sono altre dinamiche, ad esempio il pratico monopolio di Meta nel mondo dei social…
Si ma queste aziende devono stare in piedi in qualche modo. Lasciando stare fb, che starebbe probabilmente in piedi grazie ad altre entrate, il concetto generale è: noi abbiamo bisogno di soldi, quindi, se tu ci paghi direttamente noi ti forniamo il servizio senza pubblicità, altrimenti noi useremo la pubblicità per ottenere i soldi che tu non ci dai. Questa è una regola basilare e giusta. Il prossimo passo, auspicabile in un futuro purtroppo non vicino, sarebbe la conpleta dissoluzione del sistema dei cookie e il ritorno alla sacra regola del “io ti do un servizio, tu me lo paghi”. Ad ogni modo, credo che fb sia stata multata più che altro per via dei suoi tentativi (riusciti) di monopolizzare il mercato. E Apple uguale.