Lunedì 28 Ottobre 2019,
Le tartarughe sono apprezzate da persone di ogni età, in buona parte per il loro incedere lento e sornione che ispira simpatia e non desta preoccupazioni per la sicurezza. Possiamo affermare che le tartarughe siano statisticamente, tra gli esseri animali non convenzionali, quelli più ricercati da tenere in ambiente domestico: non manca anche chi riesce a farle procreare in casa, per poi regalarle o addirittura commerciarle senza alcun permesso.
Si tratta pur sempre di rettili originari di luoghi e ambienti molto distante dal nostro, pertanto è necessario esaminare molti fattori prima di accogliere una tartaruga a vivere con noi.
Innanzitutto è opportuno fare una scelta oculata della specie che si vuole ospitare, fra le quasi 300 specie esistenti più o meno comuni al grande pubblico. Quelle che di solito vengono scelte in Italia come animali da compagnia sono poche decine, in qualche modo imposte dal mercato e dalle sue logiche commerciali. Trattandosi di un gruppo di rettili preistorici molto variegato per numero di esemplari, sfruttamento del mercato, diffusione globale, normative regolatrici e peculiarità fisiche è sempre fondamentale la scelta della specie secondo la sua attitudine a vivere in condizioni di cattività.
Le più diffuse nei negozi sono le tartarughe d'acqua dolce americani del genere Trachemys, così richieste per la loro robustezza e le loro cosiddette "guance rosa": i negozi le propongono sempre con la rassicurazione che una vaschetta di plastica con un po' d'acqua e dei gamberetti essiccati siano tutto quello di cui hanno bisogno, ma non è esattamente così.
Serve un terracquario dotato di adeguati filtri, termostato regolabile con zona asciutta riscaldata e cibo per tartarughe semiacquatiche onnivore: avete capito bene… onnivore, quindi non solo gamberetti! L'importanza dell'equilibrio alimentare è legata alla salute dell'animale (per questo non è da escludere il bisogno di integratori ad hoc) ma anche alla sua aggressività, poiché l'assunzione di carne le rende più aggressive. Da non dimenticare che possono superare i 30-40 cm di lunghezza, per cui mettiamolo in preventivo invece di abbandonarle nel primo ambiente acquatico che capita.
Per gli amanti delle tartarughe terrestri le Testudo hermanni, T. graeca e T. marginata sono originarie dell’Italia o Paesi climaticamente simili, perciò più adatte al nostro contesto. Ma i vincoli legislativi riguardanti la loro detenzione senza regolare documentazione (CITES, la Convenzione internazionale per la tutela della fauna e della flora a rischio di estinzione) sono molto rigidi e prevedono sanzioni molto pesanti. A parte ciò, è impensabile adottare uno di questi rettili se non si dispone di un’area all’aperto protetta e soleggiata nella bella stagione e all'interno durante i periodi freddi. Fa eccezione la testuggine russa (Testudo horsfieldii), in grado di sopravvivere al nostro interno purché non sia molto umido. Talvolta sono disponibili anche le tartarughe di cattura che, pur avendo rispettato tutti i requisiti burocratici previsti, andrebbero evitate sia per una questione etica che per motivi sanitari: a seguito della cattura si trovano in condizioni ambientali totalmente differenti, che inducono a stress anche letale. Senza parlare delle scene strazianti di tartarughe ingarbugliate nella rete, in attesa di salvataggio.