Il 14 dicembre alle ore 17:30, nella splendida cornice di Villa Fondi di Piano di Sorrento, è stata ospitata la presentazione del libro dal titolo “Storie di Navi e Naviganti – Un rapporto privilegiato nelle relazioni tra i popoli”. Libro edito da Franco Di Mauro, e scritto a più mani, per esser precisi da trentadue scrittori, tra i quali si sono avvicendati: giornalisti, armatori, comandanti ecc. quest’avventura letteraria è stata fortemente voluta dal prof. Agostino Aversa, il quale ha riunito in un progetto unico questi autori raccontando or storie tristi, ora storie di vita vissuta in mare esplorando e scoprendo. Questo capolavoro letterario è stato curato nei minimi particolari si potrebbe definire con una cura certosina, dalla Stamperia Vulcano di Nola. Questa sfida letteraria ha aperto le porte ad un testo intriso di sentimenti, storia vita vissuta, eventi reali, i quali coinvolgono direttamente gli autori, con momenti epici per la storia navale. Queste ricostruzioni, tragiche e dolorose, raccontano di naufragi distinti tra di loro, tra i quali, alcuni narrati dal prof. e scrittore Carmine Rotulo. Il primo avvenuto con la motonave “Stabia Primo”, una nave da carico che affondò il 4 gennaio 1979, aveva un equipaggio di 13 uomini, dove vi era un suo allievo che si chiamava Massa Francesco, aveva un sorriso, che metteva felicità a tutta la classe, sembrava un angelo senza le ali dice il professore Rotulo. Mentre, il naufragio assistito della Marina d’Equa, nel golfo di Guascogna, fu qualcosa di molto grave dove 30 persone dell’equipaggio perirono, e non ci fu nessun superstite, così ci racconta il professore Rotulo: Una giornata di fine estate del 1981 un ragazzo che si chiamava Francesco Vinaccia venne a casa mia, lavorava in un ristorante dove c’erano delle mie sorelle, a Sorrento, e mi disse mi può fare un favore, se è possibile, vorrei imbarcarmi. Di rimando gli dissi, io conosco amici della naviga Italmar, e lui ne fu contento. Poi, venne una seconda volta, doveva partire e io non c’ero, salutò mia moglie e gli disse, che doveva partire con la Marina d’Equa, così come altri giovani e come Esposito Raffaele ecc. Nave, che affondò per un danno alla paratia numero uno e numero due, imbarcando acqua, in seguito appesantendo la nave colò a picco. Ricordi del professore Rotulo, che sembrano intrecciarsi in un destino sconosciuto, e avvolte che lo fa rabbrividire, coincidenze, che lo mettono al centro con i suoi alunni, i quali saranno i martiri di queste sciagure marine. Un film short, unico nel suo genere, ripercorre questo evento, nipote del radiotelegrafista Ufficiale della Marina d’Equa, il dottore Salvo De Vita dal titolo: “Mare" Film Vincitore Festival Del Cinema (Premio Gold), dove lo stesso Dott. De Vita lo vediamo interprete e produttore di questa perla del cinema, che tra emozione e storia ci fa rivivere con la pelle d’oca quei tragici momenti di uno dei personaggi di questo evento luttuoso e sfortunato per la marina e non solo anche per l’intera Italia, a lui va un grande ringraziamento per aver portato a conoscenza come i vari autori del libro: “Storie di navi e naviganti, un rapporto privilegiato nelle relazioni tra i popoli”, avvenimenti che sarebbero andati nel dimenticatoio della memoria, ed è giusto invece, ricordarli ed onorarli.
Articolo: Dott. Salvo De Vita, Rosa Calderone, Giuseppe D’Onofrio
Dirigente del Serv. Resp. Pubblicazione: Ufficio Stampa & Produzioni MP di Salvo De Vita
Distribuzione Digitale: Urban Dream di Mietto Elisa