Il telefono è tornato a squillare. E con lui, Ethan Hawke. In Black Phone 2, Scott Derrickson riporta in vita il suo villain più inquietante: il Rapace, tra incubi, nevi insanguinate e visioni dal passato.
Un horror visivamente straordinario, dove la pellicola analogica diventa linguaggio di paura — ma la sceneggiatura inciampa tra citazioni e spiegoni.
Un po’ Nightmare, un po’ Stranger Things, con un’anima che resta sospesa tra inferno e redenzione.
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