Dopo le due giornate baresi, avviate il 25 novembre scorso presso l’Università di Bari, il 10° Forum of Mediterranean Women Journalists torna a Lecce con l’apertura della terza giornata, il 27 novembre, affidata alla Rettrice dell’Università del Salento, Maria Antonietta Aiello, prima donna alla guida dell’Ateneo leccese. Il saluto della Rettrice, conferisce alla tappa salentina del Forum un significato ancora più profondo, ribadendo il ruolo delle università come presidi civici, luoghi di elaborazione critica, spazi di dialogo e responsabilità sociale verso le comunità locali e il Mediterraneo. Una vocazione ribadita anche dal Rettore dell’Università di Bari Roberto Bellotti che, nel salutare l’Ambasciatrice di Palestina Mona Abuamara, protagonista della prima giornata dell’evento, ha rivendicato il “ruolo delle università come un hub dei saperi, aperto, accogliente e inclusivo; promotore di una conoscenza che unisce, che favorisce il dialogo tra culture e che contribuisce, attraverso ricerca e formazione, alla costruzione quotidiana della pace”. Alle ore 16:00 di giovedì 27 novembre, presso l’ex Convento degli Agostiniani, il pubblico potrà partecipare Chiostro dell’ex Convento degli Agostiniani, dove si terrà il panel “Si vis pacem: la Risoluzione 1325 dell’ONU e il ruolo delle donne nella prevenzione dei conflitti”, un appuntamento che pone al centro il contributo delle donne nei processi di pace e nelle strategie di mediazione internazionale. Con il suo intervento inaugurale, la Rettrice Aiello darà avvio a un confronto che approfondirà la portata della risoluzione delle Nazioni Unite, analizzando esperienze reali di advocacy, costruzione di reti transnazionali e protezione dei diritti nelle aree di guerra. Seguiranno gli interventi di studiose, attiviste e rappresentanti di organizzazioni internazionali come Rosa Parisi dell’Università del Salento; Irene Strazzeri dell’Università del Salento; Cecilia Brighi dell’associazione Italia-Birmania Insieme; Maria Rosaria Stabili dell’Università Roma Tre, Giovanna Martelli della Fondazione Rut, Maura Viezzoli del Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli; Gabriella Falcicchio dell’Università di Bari e Maria Luisa Capasa per ANDE. Il panel, coordinato da Daniela Carlà, fondatrice di Noi Rete Donne, ribadirà anche l’importanza di una formazione giornalistica capace di leggere i conflitti attraverso lenti di genere, femministe e inclusive, in un momento storico in cui narrazioni tossiche, discriminazioni e crisi geopolitiche si intrecciano profondamente.   L’indomani, venerdì 28 novembre, sempre dalle 16 alle 18, il 10° Forum delle Giornaliste del Mediterraneo si chiuderà con il panel “L’informazione ai tempi del climate change”, dedicato al ruolo cruciale del giornalismo ambientale nell’era della crisi climatica. In una prospettiva ecofemminista che unisce la difesa dei territori alla tutela dei corpi e delle comunità, giornaliste e ricercatrici discuteranno delle modalità più efficaci per contrastare disinformazione, greenwashing e narrazioni semplificate. La giornalista ambientale Daniela Spera coordinerà un confronto che vedrà protagoniste le colleghe croniste Rosy Battaglia, Valentina Murrieri, Marilù Mastrogiovanni, Vittoria Torsello e la reporter spagnola Helena Rodríguez Gómez, insieme alle testimonianze della Rete delle mamme da Nord a Sud, da anni attiva nelle vertenze ambientali e sanitarie italiane. Il Forum of Mediterranean Women Journalists è reso possibile grazie al contributo del Co.Re.Com Puglia e alla collaborazione di numerose istituzioni, enti e reti attive nel campo dell’informazione, dei diritti umani e della ricerca. Informazioni, programma completo e dirette streaming sono disponibili sul sito www.giornaliste.org e sui canali social ufficiali del Forum.