Vorrei condividere con voi un frammento molto intimo: il testo nato da una fotografia di Fanny, una madre colta in un istante di mare interiore, tra memoria e perdita.
È una pagina che parla di sguardi, di una notte lontana e di ciò che resta quando le immagini si consumano ma continuano a lavorare dentro di noi.
Se vi va, leggetelo con calma: è un piccolo atto di memoria condivisa, un modo per tenere in vita chi non c’è più ma continua ad accompagnarci.

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