Multiplayer pubblica oggi un aggiornamento sulla battaglia legale tra gli eredi dello storico marchio #commodore. L’articolo non spiega però come l’italiana Commodore Industries Srl abbia ottenuto il diritto di usare lo storico nome. Penso che non si tratti di un’informazione secondaria dato cha l’avventura per l’acquisto nel marchio da parte di vicenda di Peri Fractic (Commodore International) e la sua community è di pubblico dominio. #C64 #retrocomputing @computer


@filippodb @computer eh, quando c’è di mezzo il cuore… Comunque sia spero che piano piano nasca magari anche qualcosa di nuovo (un inizio può essere la distribuzione @linux “Commodore OS Vision” che consiglio di provare se avete il gene degli anni 90 che scalpita).
@Neffscape @filippodb @computer @linux Avevo letto degli italiani che avevano affermato di aver comprato il marchio Commodore, ma fino ad oggi non ho ancora visto un progetto serio sulle piattaforme da loro se non merchandising vario, di cui non credo sia la cosa che *davvero* abbia bisogno il nome.
Comunque…
@Neffscape @filippodb @computer @linux Per quello che ricordo, il marchio Commodore è balzato in mano ad un po’ di aziende nel corso degli anni (la prima, Escom che ci fece PC), ma in effetti dovrebbe essere poi “atterrato” in mano agli Olandesi. Quello che non è chiaro è se la azienda Italiana abbia acquistato la licenza sul marchio (che si può fare) o se sia stata una cessazione completa, come invece si suppone abbiano fatto agli Americani.
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@Neffscape @filippodb @computer @linux Mia impressione? Ho paura che gli Olandesi abbiano fatto i furboni e trovato un giro legale per “vendere due volte” la loro proprietà… e lasciano altri la patata bollente di sbrigarsela su chi la abbia davvero. 😆
Vedremo cosa ne salta fuori.
@iswyrm @filippodb @computer @linux a leggere l’articolo di Tom’s Hardware, sembrerebbe che abbiano venduto il marchio per lo sfruttamento in Europa alla startup italiana, e il marchio e le IP alla startup americana. Speriamo che tutta questa storia serva a fare chiarezza. In tutto questo fa abbastanza specie che tra i marchi acquisiti quello di Amiga sia di un’altra azienda ancora. Un bel guazzabuglio!
@Neffscape @filippodb @computer @linux Amiga deve essere in mano a una compagnia Americana che, almeno, fino a qualche tempo fa produceva, e oggi da, in licenza il nome per delle piattaforme basate su PowerPC compatibili con Amiga a 68k ed acceleratori. AmigaOS è ancora mantenuto, ma da un’altra azienda, la Hyperion, anche se onestamente il tutto non mi sembra più attivissimo (per ovvie ragioni…) anche se sono ancora “vivi”.
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