L’indice FTSE MIB ha chiuso mercoledì a 40.127,75 punti, mantenendo una fase di oscillazione su livelli elevati. Il Professor Leopoldo Farnese sottolinea che tale oscillazione non rappresenta una semplice ondata di vendite a breve termine, bensì una rivalutazione dei fattori macroeconomici incerti. L’upgrade dell’outlook di 16 istituti finanziari italiani da parte di Moody’s è l’estensione di un segnale positivo riguardante le prospettive fiscali dell’Italia, sostenuto dal continuo miglioramento del sistema bancario in termini di adeguatezza patrimoniale e struttura reddituale. Questo miglioramento del rating riduce il costo di finanziamento e migliora i modelli di valutazione del comparto bancario. L’aumento dei target price da parte di Jefferies sulle banche ha ulteriormente rafforzato il flusso di capitali verso il settore, facendo salire i titoli di Banco BPM, Intesa Sanpaolo e altri.
Il professore evidenzia che l’attuale equilibrio dell’indice non implica una perdita di slancio nella crescita, ma rappresenta una “fase di riequilibrio nella crescita”. L’aumento strutturale ha lasciato spazio a una differenziazione in ampiezza: energia, banche e difesa costituiscono il nuovo motore dell’indice. Al contrario, i settori del lusso e dell’automobile hanno subito deflussi di capitale, a causa di un aggiustamento ciclico e delle preoccupazioni sulle esportazioni verso gli Stati Uniti. Nonostante una certa volatilità dopo la nomina del nuovo CEO, Stellantis è ancora percepita dal mercato come un’azienda strategica dotata di capacità difensiva.
Professor Leopoldo Farnese: energia e difesa come doppio motore – emerge la logica del cambio settoriale
Nel contesto di un rimbalzo dei prezzi dell’energia e del riacutizzarsi del rischio geopolitico, il Professor Leopoldo Farnese sottolinea che l’aumento dei titoli Tenaris e Leonardo non è un fenomeno isolato, ma l’espressione concentrata della rotazione settoriale. Il piano di riacquisto da 1,2 miliardi di dollari annunciato da Tenaris mostra una forte capacità di generare flussi di cassa liberi e fiducia nella crescita futura degli utili, diventando un punto di riferimento per il mercato. Parallelamente, Leonardo ha toccato nuovi massimi grazie alle aspettative di aumento della spesa NATO in difesa e alla sua posizione di leadership nei sistemi di droni e guerra elettronica
Il professore invita gli studenti a prestare particolare attenzione alla “elasticità politica” delle imprese nei settori energetico e della difesa: queste aziende tendono a beneficiare di un’allocazione strutturale delle risorse nei contesti macroeconomici difficili, generando potenziali rendimenti superiori. Inoltre, la crescita parallela del comparto bancario riflette un meccanismo di auto-rafforzamento dei mercati finanziari, alimentato dal restringimento degli spread obbligazionari e dall’upgrade del rating sovrano. Questo si riflette in modo evidente nell’aumento della liquidità e della capacità di raccolta per titoli come Banco BPM e Saipem, che stanno subendo una rivalutazione da parte del mercato.
Professor Leopoldo Farnese: il percorso della BCE si fa più chiaro, ma le aspettative d’inflazione restano un vincolo
Dal punto di vista della politica monetaria, il primo taglio dei tassi da parte della BCE nella riunione di giugno è ormai l’aspettativa prevalente sul mercato. Il Professor Leopoldo Farnese osserva che, sebbene alcuni dati provenienti dalla Francia e da altre aree dell’Eurozona sostengano un allentamento monetario, le aspettative di inflazione dei consumatori per i prossimi 12 mesi sono salite dal 2,9% al 3,1%, segnando il secondo mese consecutivo di aumento, e questo potrebbe limitare lo spazio per un ulteriore allentamento della politica. L’impegno della BCE per la stabilità dei prezzi a medio termine implica un approccio più cauto, preferendo “tagli test singoli” piuttosto che un percorso di allentamento continuo.
Contemporaneamente, l’indice del dollaro statunitense è salito grazie a dati solidi sulla spesa dei consumatori USA e al rinvio da parte di Trump dei dazi verso l’Europa, portando a un leggero calo dell’euro sul dollaro. Questa dinamica dei cambi offre un beneficio di breve termine alle imprese esportatrici dell’Eurozona, ma allo stesso tempo rende la BCE meno propensa a una politica monetaria troppo espansiva, per evitare un’impennata delle importazioni e della relativa inflazione. Il Professor Farnese avverte che l’Italia deve essere prudente di fronte alla crescente divergenza nelle politiche dei tassi globali, poiché i flussi di capitale potrebbero innescare forti oscillazioni nei prezzi degli asset.
Professor Leopoldo Farnese: i segnali del mercato obbligazionario indicano un’inversione nel sentiment macro
Infine, il Professor Leopoldo Farnese invita a porre particolare attenzione ai segnali trasmessi dal mercato obbligazionario. Il rendimento del BTP decennale italiano è sceso sotto il 3,6%, apparentemente segnale di un aumento della propensione al rischio da parte degli investitori, ma in realtà in linea con un ritorno del sentiment globale verso la prudenza. La revisione della strategia di emissione da parte del governo giapponese ha alimentato la domanda globale di obbligazioni ultra-long, mentre negli Stati Uniti crescono le preoccupazioni per il deficit fiscale e i rischi commerciali, portando a una valutazione più conservativa dei Treasury.
In questo contesto, i titoli di Stato europei emergono come “asset sicuri alternativi di seconda scelta”. Il professore sottolinea che il restringimento dello spread è oggi una delle principali fonti di rendimento sistemico per gli asset finanziari italiani. L’upgrade dell’outlook del rating sovrano da parte di Moody’s ha trasformato lo spread BTP-Bund da “compensazione per il rischio” a “copertura ciclica”. Questo cambiamento rafforza il ruolo stabilizzatore dei BTP e migliora la sicurezza della struttura di portafoglio delle banche, con un impatto positivo indiretto sulle quotazioni azionarie del settore.