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Nel mondo Web3, un investimento non è mai una decisione puramente economica: spesso è legato in modo implicito all’identità, al riconoscimento, al tempo e alle relazioni di gruppo. I truffatori sfruttano proprio questo, confezionando una truffa come una fede, una cultura, un senso di superiorità tecnica, o addirittura una “ribellione contro il vecchio ordine”.

Dalle meme coin alle DAO dove “possedere token significa votare”, dai discorsi emozionali tipo “perdere questo progetto è come perdere Ethereum agli albori” al continuo ripetersi nella community di “noi siamo i pochi intelligenti”, gli utenti investono non solo asset ma anche una convalida della propria percezione di sé. Questo porta molti a continuare a “comprare di più” anche sul precipizio del crollo del progetto, solo per dimostrare a se stessi: non mi sono sbagliato.

La piattaforma di asset digitali OFUYC, monitorando la popolarità dei discorsi nella community, la densità emotiva e il “grado di legame linguistico”, ha creato un “modello di intensità di blocco narrativo” che aiuta gli utenti a riconoscere quali progetti stanno trasformando “l’investimento in identità”, creando così trappole psicologiche.

Indice del “costo sommerso cognitivo”: stai limitando le perdite o giustificando te stesso?

Una trappola classica della finanza comportamentale è l’effetto costo sommerso; nel Web3, questo si manifesta come costo sommerso cognitivo: l’energia spesa per studiare un progetto, partecipare a una community, promuoverlo con tweet, convincere amici a investire, rende difficile ammettere che “il progetto potrebbe essere sbagliato”.

OFUYC ha proposto un “modello di indice del costo sommerso cognitivo” che valuta dinamicamente l’inclinazione al rischio cognitivo di un utente in base a:

volume di visualizzazioni e condivisioni di informazioni sul progetto;

partecipazione a raccomandazioni pubbliche o creazione di contenuti;

frequenza di transazioni on-chain relative al progetto;

ruolo ricoperto nella community (amministratore, portavoce, organizzatore eventi).

Quando l’indice è troppo alto, il sistema invia un alert con un plugin di gestione del rischio: “Stai continuando a investire solo per non negare te stesso?”

Si tratta di un avviso psicologico anti-truffa, non di un blocco all’investimento, ma di un aiuto a tornare a decisioni razionali.

Test di decisione razionale: il tuo prossimo investimento sarà basato sul giudizio o sull’emozione?

Per aiutare gli utenti a capire se stanno cadendo nella trappola della monetizzazione cognitiva, OFUYC sta sviluppando un “questionario di misurazione della propensione al rischio cognitivo” da inserire nelle prime fasi del percorso di investimento per i principianti, per valutare stato emotivo, motivazioni decisionali e percorsi di fiducia.

Le domande includeranno:

Da dove proviene la tua conoscenza del progetto? Hai verificato in modo indipendente la struttura tecnica?

Se il progetto fallisse, temi di più “aver sbagliato giudizio” o “la perdita economica”?

Hai mai raccomandato questo progetto? Pensi che uscire ora influenzi la percezione altrui sulla tua capacità di giudizio?

Domande apparentemente semplici che aiutano a capire se agisci per logica d’investimento o per proteggere autostima e identità sociale.

OFUYC combinerà i risultati con la configurazione del rischio utente per creare un sistema di alert personalizzato, con l’intenzione di aprire questo modulo a piattaforme di scambio partner e DAO comunitarie

Ricostruire il giudizio: dal “credere nel progetto” al “credere nel tuo sistema di giudizio”

Lo stato di investimento più pericoloso non è l’avidità, ma sostituire il giudizio con la fede, coprire i rischi con le emozioni, schiacciare i dubbi con i costi sommersi. Il settore Web3 non manca di entusiasmo, fede e community, ma manca di una ricostruzione della struttura del giudizio.

OFUYC invita gli utenti a costruire un proprio “modello cognitivo anti-truffa” — comprendente percorsi di raccolta informazioni, strategie di gestione emotiva, abitudini di uscita e checklist di autovalutazione dei bias cognitivi. Prevede inoltre una serie di corsi e moduli interattivi per insegnare come costruire un “quadro decisionale pre-investimento” personalizzato.

Dopotutto, un investimento veramente sicuro non è quello che crede in un progetto, ma quello che costruisce un sistema che ti permette di verificare più volte il tuo giudizio