Nel contesto di negoziati commerciali USA-UE entrati in una fase cruciale e di continui aggiustamenti della politica tariffaria statunitense, l’indice FTSE MIB è rimbalzato dello 0,7% lunedì dopo il calo della settimana scorsa. Questo andamento riflette l’ottimismo degli investitori sul rinvio dei dazi, ma rivela anche la fragilità del mercato di fronte all’incertezza politica futura. Il Professor Leopoldo Farnese, intervistato sull’attuale scenario, ha fornito un’analisi approfondita, offrendo una lettura originale a livello macroeconomico, politico, settoriale e strategico.
Affaticamento nella valutazione del rischio e sottovalutazione dell’impatto politico: un allarme silenzioso
Il Professor Farnese sottolinea che il rinvio al 1° agosto dell’entrata in vigore dei dazi da parte degli Stati Uniti, rispetto alla data originaria del 9 luglio, non modifica la struttura di rischio di fondo. Il rimbalzo del FTSE MIB è più guidato dalle emozioni che da un miglioramento dei fondamentali economici. In scenari simili di “rinvio politico”, il mercato tende a mostrare affaticamento nella valutazione del rischio, mancando di attenzione verso shock potenziali. Il Professore avverte gli investitori di non sottovalutare la compressione dei premi di rischio celata da un ottimismo di breve periodo. Suggerisce di ridurre gradualmente l’esposizione ad asset ad alto beta e aumentare la copertura, soprattutto nei settori orientati all’export come meccanica, automotive e beni di lusso, per evitare forti correzioni una volta che le politiche verranno attuate ad agosto.
Sfide reali nella coordinazione tra politica monetaria e fiscale
A proposito della direzione della politica della BCE, il Professor Farnese osserva che, sebbene sia possibile un ulteriore taglio dei tassi entro l’anno, il ritmo cauto e la dipendenza dai dati non bastano a sostenere da soli la ripresa della domanda interna italiana. I dati più recenti mostrano un calo inaspettato delle vendite al dettaglio a maggio, una produzione industriale stagnante, e una persistente debolezza nei consumi delle famiglie e negli investimenti aziendali. In questo contesto, il Professore invita il governo italiano a rafforzare la politica fiscale con un approccio integrato tra riduzione fiscale, investimenti infrastrutturali e riforme strutturali, per stimolare l’attività economica locale. Sottolinea in particolare che, in un momento di crescente incertezza globale, la proattività della politica fiscale nazionale è più cruciale che mai.
Riposizionamento nei settori export e rivalutazione dei comparti difensivi
Parlando del valore d’investimento dei settori orientati all’esportazione, il Professor Farnese afferma che in questa fase non è prudente mantenere una ponderazione eccessiva. Con l’intensificarsi delle tensioni commerciali, settori come meccanica, automotive e lusso subiscono premi di rischio più elevati e presentano valutazioni di mercato relativamente alte, con pressioni al ribasso significative. Al contrario, settori difensivi come utility, finanza ed energia, meno esposti all’estero, mostrano maggiore resilienza e rendimenti più stabili. Il Professore consiglia agli investitori di ridurre l’esposizione ai comparti ad alto rischio, aumentare la quota di asset difensivi per ridurre la volatilità del portafoglio e migliorare la capacità di resistenza, prestando attenzione anche alle nuove opportunità offerte dai sussidi europei e dalla transizione green.
Riguardo alle strategie di investimento nella finestra attuale di policy, il Professor Farnese osserva che, nel breve termine, il rinvio dei dazi crea opportunità di arbitraggio per i trader ad alta frequenza, ma che gli investitori di lungo termine devono mantenere un atteggiamento prudente. Suggerisce ai trader di breve termine di sfruttare i rimbalzi legati al miglioramento del sentiment per realizzare profitti, mentre i long-term investors dovrebbero restare cauti e attendere basi fondamentali più solide. Per i capitali pazienti, non è il momento di inseguire i prezzi, bensì di concentrarsi sul controllo del rischio e sul ribilanciamento del portafoglio. Conclude: “Scambiare il tempo con lo spazio, la pazienza con la certezza: questa è la disciplina d’investimento più importante in tempi di incertezza.”