Criminalità transnazionale. Focus sulla Criminalità Organizzata in Nigeria. Dal “cultismo” a molteplici tipi di traffici illegali
Contesto generale
La Nigeria è uno dei paesi africani più colpiti dalla criminalità organizzata transnazionale, in particolare per quanto riguarda le frodi online e il traffico di droga. I principali gruppi criminali nigeriani sono noti come “confraternite” o “cultismi”, ed hanno origini nelle università e nei campus degli anni '50. Questi gruppi sono coinvolti in una vasta gamma di attività illegali, tra cui truffe, riciclaggio di denaro, traffico di droga, tratta di esseri umani e rapimenti.
I Gruppi di culto
In particolare, i gruppi di culto esercitano violenza e controllo territoriale, estorcendo denaro e operando come vigilantes. I gruppi di culto si sono evoluti nel tempo: nati come confraternite nelle università negli anni '50, inizialmente con ideali di socializzazione e resistenza all’elitismo, negli anni '90, si sono sviluppati come gruppi di culto di strada, reclutando giovani disoccupati e studenti delle scuole superiori, trasformandosi in bande violente. Oggi, i gruppi di culto sono diventati attori chiave nel crimine organizzato, partecipando a traffico di droga, estorsione e altre attività illecite, influenzando la sicurezza e la governance del Paese.
I gruppi di culto influenzano la criminalità nella regione del Delta del Niger esercitando il monopolio sulla violenza, estorcendo denaro e imponendo tributi alle attività commerciali. Partecipano a crimini marittimi, come pirateria e bunkering illegale, e forniscono protezione a gruppi di raffinazione artigianale.
Reclutano membri tra i giovani, inclusi studenti delle scuole elementari, contribuendo alla perpetuazione della violenza e dell’instabilità nella regione.
Essi offrono protezione alle comunità contro criminali esterni, creando un’apparente stabilità. Raccolgono tributi dalle attività commerciali in cambio di sicurezza, sfruttando la mancanza di intervento statale. Collaborando con politici e autorità locali, manipolano le dinamiche di potere e mantengono il controllo sulle comunità.
Principali attività criminali
I criminali nigeriani sono noti per sofisticate truffe online, come le cosiddette “frodi nigeriane” che sfruttano l’ingenuità delle vittime. Ma i gruppi criminali nigeriani sono coinvolti altresì nel traffico internazionale di cocaina, eroina e cannabis, spesso in collaborazione con cartelli sudamericani.
Inoltre, la Nigeria è un importante paese di origine, transito e destinazione per la tratta di esseri umani, in particolare donne e bambini, sfruttati nel lavoro forzato e nella prostituzione. I gruppi criminali nigeriani sono noti per i rapimenti di ostaggi, soprattutto di cittadini stranieri, per ottenere riscatti.
La criminalità organizzata in Nigeria include il traffico di fauna selvatica. La Nigeria è infatti un hub per il traffico di cocaina e fauna selvatica, con sforzi recenti per riformare il sistema di giustizia penale e migliorare la fiducia pubblica nella polizia.
La Criminalità marittima ed il traffico di fauna selvatica
Inizialmente caratterizzata da rapine semplici, si è evoluta verso il dirottamento di navi per il furto di petrolio e, successivamente, a un aumento dei rapimenti per riscatto. Dopo un picco di rapimenti nel 2016, il numero è diminuito drasticamente nel 2021 e, a metà 2022, non si sono registrati rapimenti riusciti. I pirati si sono adattati alle vulnerabilità marittime emergenti, con molti che si identificano come opportunisti piuttosto che come criminali specializzati.
Il traffico di fauna selvatica si sviluppa attraverso la crescente richiesta di prodotti derivati, come avorio, pelli e specie esotiche, che alimenta il mercato illegale. I gruppi organizzati creano reti complesse per il prelievo, il trasporto e la vendita di specie protette, sfruttando la corruzione e la debolezza delle leggi locali. Le rotte di traffico si adattano nel tempo, con paesi come la Nigeria che emergono come hub per il traffico di specie in via di estinzione, a causa della loro posizione strategica e della facilità di accesso ai mercati internazionali.
Pertanto, la criminalità marittima aiuta il traffico di fauna selvatica attraverso rotte di traffico condivise: le stesse rotte marittime utilizzate per il traffico di droga e altre attività illecite vengono sfruttate anche per il contrabbando di fauna selvatica. I gruppi coinvolti nella criminalità marittima possono collaborare con trafficanti di fauna selvatica, facilitando il trasporto di specie protette attraverso le acque internazionali. La mancanza di sorveglianza e di enforcement nelle acque costiere consente ai trafficanti di operare con maggiore impunità, aumentando il rischio di estinzione per molte specie.
Contrasto e sfide
Le autorità nigeriane e internazionali stanno intensificando gli sforzi per contrastare la criminalità organizzata, ma le sfide rimangono significative a causa della corruzione locale, della mancanza di risorse e della complessità delle reti criminali. La cooperazione internazionale e il rafforzamento delle capacità investigative e giudiziarie sono essenziali per affrontare questo fenomeno.
Presenza in Italia
La Nigeria è uno dei principali paesi di provenienza dei migranti irregolari in Italia, il che ha facilitato l’ingresso e l’insediamento di gruppi criminali nigeriani.
Le principali aree di insediamento sono il Nord Italia (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna) e il Centro-Sud (Lazio, Campania, Calabria).
Le organizzazioni criminali nigeriane sono tra i principali attori nel traffico di donne nigeriane destinate alla prostituzione forzata in Italia. A questo si aggiunge lo spaccio di droga ed il riciclaggio di denaro: i proventi delle attività illegali vengono riciclati attraverso attività commerciali, immobiliari e finanziarie.
Le forze dell’ordine italiane hanno da tempo intensificato le operazioni per contrastare la criminalità organizzata nigeriana, con numerosi arresti e sequestri. Tuttavia, la natura transnazionale di queste reti criminali e la loro capacità di adattarsi rappresentano sfide significative per le autorità.
La cooperazione tra Italia e Nigeria, nonché il rafforzamento delle misure di prevenzione e di contrasto, sono essenziali per affrontare questo fenomeno.
Per approfondire:
interno.gov.it/it/notizie/crim…
unodc.org/conig/