Un’azienda, indipendentemente dalla sua dimensione (piccola, media o grande), deve saper far fronte a scenari di crisi impreviste, o riuscire quantomeno a prevedere segnali e problematiche economiche e non solo che potrebbero sopraggiungere a breve. Perché tutto questo sia possibile, può essere utile un programma mirato alla valutazione aziendale e al monitoraggio dello stato di salute economico-finanziario di un’impresa, al fine di prevenire e gestire in modo tempestivo i primi segnali di crisi e fornire una visione completa della performance aziendale.
#Perché ogni azienda dovrebbe disporre di un software di valutazione
Un software di valutazione aziendale serve a ottimizzare la gestione finanziaria di un’azienda, a prevenire ed evitare crisi, a migliorare la redditività e a mantenere un assetto organizzativo efficiente e adeguato, ideale per prendere decisioni informate e garantire la sostenibilità a lungo termine. Questi software offrono una vasta gamma di metodologie di valutazione, come il metodo patrimoniale, reddituale o misto, e sono generalmente caratterizzati da un’interfaccia intuitiva che li rende facili da usare anche per utenti con competenze limitate. Analizzando i dati contabili e calcolando indici di allerta per identificare potenziali segnali di crisi, come ad esempio i disallineamenti nei flussi di cassa, questi programmi forniscono una diagnosi precisa e accurata della situazione economico-finanziaria di un’azienda.
#Quali funzioni deve avere un buon software di valutazione aziendale?
Le principali funzioni che un buon software di valutazione aziendale deve avere sono le seguenti: • Monitoraggio finanziario: analizza dati contabili e di bilancio per calcolare indici di allerta, come diminuzione dei profitti, aumento dei debiti o problemi di liquidità; • Reportistica automatica: genera report chiari e personalizzabili per supportare decisioni strategiche e migliorare la gestione aziendale. Nello scegliere il giusto software per la valutazione aziendale occorre ragionare su alcuni punti chiave e decidere di adottare un software che sia di supporto ai professionisti e agli studi di consulenza per prevenire la crisi d’impresa e garantire la continuità operativa e che, soprattutto, sia dotato di una tecnologia avanzata. Ad esempio, strumenti come Genya CFO di Wolters Kluwer, forniscono strumenti per calcolare automaticamente indici di bilancio e segnali di allerta, generando report dettagliati, personalizzabili e soprattutto comprensibili, con un’interfaccia intuitiva che semplifica l’importazione dei dati e la generazione di previsioni, con un ambiente in cloud che lo rende sempre accessibile, su qualsiasi dispositivo e da qualsiasi luogo. Ricapitolando, un buon software per la valutazione aziendale deve avere le seguenti caratteristiche: • Semplicità d’uso: deve proporre interfacce intuitive che guidano l’utente nell’inserimento dei dati; • Servizi personalizzati: deve offrire la possibilità di configurare secondo necessità i report e fornire accesso diretto ai clienti; • Automatizzazione dei flussi lavorativi: deve semplificare la realizzazione di processi ripetitivi e ottimizzare così tempo e risorse; • Compliance normativa: deve supportare le aziende nell’adeguamento agli standard richiesti, come il Codice della crisi d’impresa.
#A chi possono servire questi software?
Questi strumenti possono essere estremamente utili a commercialisti e studi professionali, che così possono offrire consulenze più mirate ai clienti, migliorando i servizi offerti e supportando l’operato dei professionisti finanziari attraverso tools avanzanti di previsione e analisi del budget. Infine, sono mirati anche ai dirigenti d’azienda, per metterli in grado di avere una visione completa della situazione della loro società e, alla luce di questo, prendere decisioni informate e strategiche in sicurezza e con consapevolezza.