Due tra i più potenti radiotelescopi oggi esistenti usati per osservare di nuovo radiogalassie conosciute da decenni
di NetMassimo
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Categoria: Astronomia | Martedì 08 Giugno 2021, In un articolo pubblicato sulla rivista "Monthly Notices of the Royal Astronomical Society" viene riportata una rivisitazione di radiogalassie scoperte 47 anni fa usando due dei radiotelescopi più potenti attualmente in servizio. Un team di ricercatori che ne include alcuni dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha usato i radiotelescopi uGMRT e MeerKAT per condurre le nuove osservazioni. Il primo autore è l'astronomo Bernie Fanaroff, che cominciò lo studio delle radiogalassie e le classificò assieme all'astrofisica Julia Riley.
Le radiogalassie sono sorgenti di potenti di emissioni radio grazie ai loro nuclei galattici attivi, alimentati da buchi neri supermassicci che scaldano i materiali che li circondano a tal punto da generare potenti emissioni elettromagnetiche. Nel 1974, Bernie Fanaroff e Julia Riley stabilirono una classificazione delle radiogalassie in base alla loro morfologia, una pietra miliare nel campo della radioastronomia.