Categoria: Scienze | Lunedì 15 Gennaio 2018, È ben noto dalla filosofia della scienza, che la meccanica quantistica (cioè quella parte della fisica che studia l'infinitamente piccolo), ha messo in discussione il carattere oggettivo della realtà fisica, nel senso che i valori assunti da una grandezza fisica relativa a un dato sistema quantistico (del tipo elettrone, etc.) dipende dall'atto di osservazione. Più precisamente, senza eseguire osservazioni quella data grandezza fisica è indefinita, ovvero è come se esistesse in una sorta di "limbo". La controversia è ancora in corso a partire dal 1920 (epoca in cui venne formulata la meccanica quantistica), e sono stati scritti fiumi di inchiostro. Tuttavia, leggendo un libro di testo di meccanica quantistica scritto dall'eminente fisico russo Davydov a prescindere dall'eccellente rigore scientifico, si ha l'impressione di salvare il realismo fisico. Probabilmente tale atteggiamento altro non è che una ricaduta dell'ideologia marxista.