Categoria: Alimentazione | Martedì 28 Giugno 2022, Lo standard V.I.V.A, nasce in un momento in cui si moltiplicavano i progetti, spesso inconsistenti, che avevano solamente scopi commerciali, che non davano certezze ai mercati sulle reali performance delle aziende. Insomma…chiacchere, la solita: cultura del territorio delle eccellenze, e tanti bla bla bla. Da questa criticità, la presa di iniziativa delle parti interessate sopra riportate, che hanno gettato le fondamenta del primo standard per la sostenibilità nella filiera vitivinicola.
Occorre, perché oggi giorno è un argomento molto molto sensibile, e molto inflazionato, ricordare quello che è la definizione di sviluppo sostenibile. Lo sviluppo sostenibile si basa su tre pilastri interdipendenti: salvaguardia dell’ambiente, crescita economica e sviluppo sociale.
E perché dovrei dotare la mia organizzazione vitivinicola di questa certificazione? Semplice, perché potrebbe essere una buona metodica per partecipare alla transizione ecologica, traendone anche vantaggi fiscali, dovuti dai fondi messi a disposizione del PNRR, e commerciali, dando evidenza ai consumatori del proprio impegno...
16 mar - salutebenessereonline.blogspot.com (salutebenessere) -
Assolutamente no! Il vino è cultura, innanzitutto, solo il fatto che ogni zona d’Italia e se vogliamo del mondo, si caratterizza per il suo vino ci fa capire come ogni bottiglia venga ricavata da un’area geografica diversa che si caratterizza per la propria personalità. Per cui, lasciando perdere la storia che il vino ha rappresentato per gli uomini fin dall’antichità, iniziando dai greci, per pa
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01 set - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Stafilo aveva affidato a Molpadia e a Parteno la cura di vigilare sul suo vino, ma le due ragazze s’addormentarono.
Mentre dormivano, alcuni porci penetrarono nella cantina e ruppero i vasi di terra cotta contenenti tutta la scorta. Svegliandosi, notarono il disastro e, temendo la collera del padre, fuggirono verso la spiaggia e si buttarono in mare dall’alto delle rocce. Apollo, per pietà, le r
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27 mag - (lumieres) -
Non c\'è dubbio che il mercato del vino sia cambiato radicalmente rispetto ai primi giorni della pandemia COVID-19. Quando le cantine sono state costrette a sospendere le degustazioni di persona, i viaggi sono crollati, i negozi hanno chiuso, i ristoranti sono diventati un ricordo e i normali canali commerciali sono diventati vicoli ciechi, è stato necessario studiare soluzioni diverse dalla norm
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