Il 3 novembre 1937 Howard H. Aiken, di Harvard, propose alla IBM la costruzione di una “grande macchina automatica” per calcoli complessi. Da quella collaborazione nacque nel 1944 l’Harvard Mark I, uno dei primi calcolatori elettromeccanici su larga scala: lungo oltre 15 metri, pesava quasi cinque tonnellate e usava migliaia di relè.
L’iniziativa segnò una tappa cruciale nella storia dell’informatica e nella cooperazione tra università e industria.
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