Sono partiti i primi provvedimenti come conseguenza delle indagini sulla chat What\'s App chiamata \"Shoah Party\". Un gioco finito male, nella acerba mente del 17enne che l\'ha ideata, secondo cui bastava cancellare i media violenti dalla memoria del cellulare per non avere problemi (o per eludere i - forse superficiali - controlli genitoriali?).\r\nTante le riflessioni, le ho un po\' sintetizza
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