
Lunedì 12 Giugno 2023, L'Associazione Ricerca Italiana Aliena ha reso nota la soluzione del misterioso oggetto avvistato cadere su Savona. Dopo i precedenti comunicati, l'associazione è stata contattata da altri testimoni che hanno fornito due brevi filmati dell'evento in discussione. Dai filmati è emerso che il presunto oggetto osservato si muoveva in due direzioni opposte, mantenendo però la stessa forma e le stesse caratteristiche. Le riprese mostravano una sfera luminosa con una scia fumosa e a tratti di colore fucsia.
Nei comunicati precedenti si erano esclusi aerei, volatili, droni e satelliti come possibili spiegazioni, ma si era mantenuta cautela riguardo a un possibile razzo segnalatore. La svolta arriva con una testimonianza ulteriore da parte della signora Sandra, residente a Savona, che ha fornito sequenze di scatti effettuati sulla riva vicino alla spiaggia adiacente al tratto del Mercatò. Dalle foto emerge chiaramente che l'oggetto in questione è un razzo segnalatore, e si può individuare il punto di lancio tra le rovine dei cantieri navali Solimano, poco distante dalla Villa Zanelli e dalla caserma dei vigili del fuoco.
Come sospettato nei comunicati precedenti, non si escludeva del tutto la presenza di razzi segnalatori, ma i racconti dei testimoni e i pochi dati a disposizione non consentivano una corretta identificazione. Quindi, molto probabilmente si tratta di razzi a paracadute a luce rossa, i quali utilizzano la polvere nera come materia prima. La polvere nera è l'esplosivo in polvere più antico utilizzato dall'uomo e trova ampio impiego in pirotecnica per i fuochi d'artificio e come segnalatori.
È importante ricordare che i razzi segnalatori sono classificati come materiali esplosivi o pirotecnici, pertanto la loro conservazione, uso e smaltimento richiedono una legislazione apposita. Tuttavia, la legislazione sullo smaltimento è ancora carente. I razzi nautici scaduti devono essere smaltiti secondo recenti decreti che prevedono che i clienti li riportino presso il punto di acquisto, dove i negozianti li stoccheranno in depositi appositi, soggetti a rigorose normative. Successivamente, i produttori o gli importatori si occuperanno del loro trasporto verso depositi dedicati all'esplosione o allo smaltimento. La durata di tali razzi è di 42 mesi.
Per aiutare il settore, sono ora disponibili i razzi elettronici, alcuni dei quali sono già in commercio. Questi nuovi dispositivi, invece di utilizzare una piccola esplosione e la conseguente combustione di sostanze illuminanti, offrono una fonte luminosa equivalente o addirittura superiore tramite luci elettroniche di diversi tipi e durata.I vantaggi, oltre all'evidente bypass dello smaltimento (e non è poco) sono anche relativi alla portata (fino a 5/7 miglia) e all’autonomia. E sull’autonomia non c'è proprio storia, si parla di 20 ore rispetto ai pochi secondi di un razzo a paracadute!! Non c'è che dire. L'associazione ricorda che è vietato per legge sparare razzi senza alcun motivo in quanto essendo questi razzi per richiesta di aiuto si può incorrere nel reato di procurato allarme . L'associazione ringrazia la collaborazione preziosissima di tutti i testimoni che ha fatto sì che si potesse giungere alla soluzione del misterioso oggetto
(editoriale)

