Segnalato da mrobutti77 il
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Mercoledì 12 Maggio 2021, Ogni anno si stimano circa 7.000.000 di morti a causa di complicazioni dovuto al fumo di tabacco. Smettere di fumare pare essere una scelta complessa se rapportata allo stile di vita frenetico che ci "impone" la società moderna. Tra i fattori che più ostacolano il fumatore pentito verso l'obiettivo del totale abbandono del fumo, compare quello psicologico. La dipendenza psicologica, l'abitudine, il rito sociale e la gestualità sono elementi ancora più impattanti rispetto alla dipendenza da nicotina.
Capita spesso la sola forza di volontà od i classici metodi e mezzi per smetterla col fumo, non abbiano la dovuta efficacia. Ecco quindi che il tentativo fallisce ...
Da ormai oltre una decina di anni si è palesata a supporto del fumatore la riduzione del danno che porta con se storie di successi grazie a sistemi quali la sigaretta elettronica che oggi è riconosciuta come al 95% meno nociva rispetto alla classica sigaretta.
Nonostante quanto appena detto, riconosciuto anche a livello medico-scientifico , la riduzione del danno, in particolar modo la sigaretta elettronica, sono bersaglio di fake-news e mala-informazione. La ragione la si può spiegare facilmente. Quando grossi interessi economici vengono minacciati, quando mercati come quelli del tabacco combusto e di conseguenza del farmaco sono minati, i "grandi" si muovono servendosi di ogni mezzo a loro consentito per rallentare e/o contrastare la crescita di un settore totalmente a favore della salute pubblica.
Il post di oggi descrive proprio questo servendosi di uno studio realizzato negli Stati Uniti.
E' importante far conoscere alle persone, all'opinione pubblica, anche il rovescio della medaglia e non soltanto ciò che i media propinano che normalmente diviene poi oggetto di smentita ...