Non solo #privacy, è una pratica tossica per come abitua a vivere le #relazioni.
L’altro sempre più calcolato, previsto, controllato… sempre meno accolto nella sua unicità e imprevedibilità. Non stupisce poi l’incapacità a riconoscere e preservare la diversità, le emozioni e l’incertezza.
«L’assenza non è forse, per chi ama, la più certa, la più efficace, la più viva, la più indistruttibile, la più fedele delle presenze?»
--[M. Proust]
#social #salutementale
@cultura
https://www.punto-informatico.it/instagram-mappa-amici-italia-come-funziona/
@floreana @versodiverso @G3rt @cultura esatto, e lo dico da madre. È un esercizio importante, per noi e soprattutto per loro, imparare a fare i conti con l’autonomia dell’altrə, e con un certo grado di incertezza.
Non geolocalizzare, ma “se ci perdessimo di vista, troviamoci alla fontana in mezzo alla piazza”, ecc. Abituarlə alla fiducia, affinché riconoscano eventuali tentativi di controllo come tali, e non come un segno di affetto. Purtroppo vedo intorno troppi genitori controllanti
@Ann_in_a @floreana @G3rt @cultura
Allora che i genitori esercitino un controllo limitato sui figli, un minimo ci sta. In fin dei conti se fanno danni i responsabili sono i genitori… però una buona educazione a casa evita che i figli facciano danni.
Quindi geolocalizzarli no, però far capire loro che qualsiasi cosa succede devono informare subito i genitori e non peggiorare le cose.
Ad esempio, i miei non mi hanno mai dato degli orari per tornare a casa la sera… proprio perché si fidavano