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Lunedì 03 Agosto 2020, I requisiti da valutare in un audit di seconda parte possono essere definiti durante la definizione contrattuale, come per esempio effettua la GDO e l’amministrazione pubblica.Gli audit di seconda parte o audit sui fornitori
Possono essere requisiti specifici di norme. Per esempio gli standard di certificazione alimentare GFSI, BRC, IFS, FSSC 22000, soprattutto BRC richiede in fase di qualifica del fornitore, e valutazione ad alto rischio, la presenza di un’equivalente certificazione GFSI o l’effettuazione di un audit sui fornitori.
O standard e norme ambientali per la sostenibilità nelle filiere che sono situate in aree parco o a protezione paesaggistica.
Altro esempio sono gli audit approfonditi sui servizi, pest control, controllo mense, sanificazione, FSVP ed altro. O la verifica tramite audit di seconda parte dopo ripetute e o gravi non conformità riscontrate ed imputabili al fornitore. Anche in questo caso a seconda della propria procedura di qualifica dei fornitori.
Importante quindi sarà definire i requisiti su cui si dovrà effettuare l’audit di seconda parte. E qualificare un professionista e o un’azienda terza che, sotto nostro mandato, effettuerà la valutazione presso il fornitore.
Queste figure, auditor, dovranno dimostrare competenza ed esperienza sulle norme, settore e o processi che dovranno valutare commisurata a ciò che dovranno valutare. Anche in questo caso sarà l’organizzazione che dovrà definire nella propria procedura di audit i requisiti professionali delle figure.
Che possono andare da semplice esperienza di settore alla richiesta ad organismi di certificazione terzi con i propri valutatori....