Non solo #privacy, è una pratica tossica per come abitua a vivere le #relazioni.
L’altro sempre più calcolato, previsto, controllato… sempre meno accolto nella sua unicità e imprevedibilità. Non stupisce poi l’incapacità a riconoscere e preservare la diversità, le emozioni e l’incertezza.
«L’assenza non è forse, per chi ama, la più certa, la più efficace, la più viva, la più indistruttibile, la più fedele delle presenze?»
--[M. Proust]
#social #salutementale
@cultura
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@floreana @versodiverso @G3rt @cultura moltə di questə adolescenti sono abituatə ad essere geolocalizzatə dai genitori (dai braccialetti GPS per bimbə dell’asilo alla posizione condivisa sul cellulare). Come faranno a capire che non è una modalità sana di relazionarsi?
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@floreana @versodiverso @G3rt @cultura esatto, e lo dico da madre. È un esercizio importante, per noi e soprattutto per loro, imparare a fare i conti con l’autonomia dell’altrə, e con un certo grado di incertezza.
Non geolocalizzare, ma “se ci perdessimo di vista, troviamoci alla fontana in mezzo alla piazza”, ecc. Abituarlə alla fiducia, affinché riconoscano eventuali tentativi di controllo come tali, e non come un segno di affetto. Purtroppo vedo intorno troppi genitori controllanti
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