• Elena Brescacin@poliversity.it
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      10 hours ago

      @fucinafibonacci @cultura @itanglese Senza negare che l’Italia e l’Europa leccano i piedi all’America da una vita e fanno favori anche a Trump, e senza negare che gli anglismi spesso e volentieri sono inutili, per venetizzare un po’ direi di “molarghe un ponto” (piantarla / allargare le maniche) sul discorso halloween perché anche l’albero di natale era norvegese e noi avevamo Gesù Bambino, Santa Lucia, e San Nicola. Lo stesso Babbo Natale arriva da San Nicola a quanto pare. Lasciando poi perdere che hanno inventato la nascita di Gesù il 25 dicembre per rompere i cojones all’antica Roma che aveva la festa del sole.
      Nei secoli, nei millenni, e anche nei decenni, le tradizioni cambiano. E soprattutto lato religioso, nulla dovrebbe essere intoccabile dato che le divinità sono state inventate dall’essere umano e non esiste alcuna prova che dimostri la presenza di una o dell’altra. La fede mia non può essere, non dovrebbe essere, meno “toccabile” della tua e viceversa
      Quelli che dovrebbero essere universali sono i diritti umani ma è un’altra storia che con la lingua ha poco a che vedere.
      Lasciamo poi perdere che quando l’estrema destra a suo dire conservatrice dell’identità italiana vuole prendersela con le cause per l’ambiente, per i gruppi sottorappresentati, ecc, gli anglismi li usa e come. “woke”, “gender”, inventandosi nemici immaginari attraverso l’adozione di termini ombrello a cui stravolgono il significato senza conoscere quello originale (e sì, è accaduto anche per HACKER, che di suo non vuol dire criminale informatico).

      Come appassionata di parole e persona che lavora nell’accessibilità digitale, tendo a sostituire i termini in inglese inutili. Non “ho una call” ma “ho una riunione in audioconferenza”, anche se certi termini informatici per forza restano così.
      L’inglese funziona perché puoi dire tante cose in una parola sola, ma insieme al suo punto di forza, è anche il suo punto debole.
      Ah, sì, e il “made in italy” su cui ci hanno fatto pure un ministero e un liceo. Questi combattono le multinazionali difendendo non la produzione italiana ma il made in italy. Sono morta qua.
      Andè cagar, voialtri e e vostre pare su l’inglese! Che cagar fa ben!!! merda fa schei! 💩💸💶💰

        • Elena Brescacin@poliversity.it
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          10 hours ago

          @fucinafibonacci @cultura @itanglese blockchain è un termine tecnico. Come computer, credo. Trading dovrebbe essere l’investimento.
          Io ho paura che certe prese di posizione assolutiste, partano da un fatto reale (leccare i piedi all’America) e lo trasformino in una polarizzazione peggio di Trump. SPOILER: accettare alcuni anglismi (anche OK lo è) non significa leccare gli stivali a nessuno. Si può essere scettici ed evitare quelli inutili, senza farci la figura spaghetti pizza e mandolino col mondo intero.

                • Elena Brescacin@poliversity.it
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                  6 hours ago

                  @fucinafibonacci @itanglese @cultura che poi anche “rock e blues” uno se volesse potrebbe tradurli in… No, sono intraducibili.
                  Prendendo poi l’esempio di “stalking” non è solo la persecuzione della persona ma anche darle la caccia appostandosi nei luoghi che frequenta.
                  Sui discorsi del servilismo italiano (ma direi europeo) verso l’America possiamo discuterne all’infinito. Potremmo dire che abbiamo la pretesa di parlare di Europa quando neanche abbiamo una lingua comune. E quella che riteniamo “consolidata” cioè l’inglese, è nata in nazioni (America e Gran Bretagna) che hanno colonizzato mezzo mondo ma di fatto questi territori sono politicamente ed economicamente fuori dal sistema Europa.
                  Se l’inglese ha preso piede è probabilmente perché è semplice, non devi litigare con le desinenze concordi o discordi, tipo “stamattina ho fatto una passeggiata, stasera ne ho … fatto… fatta… un’altra”. Per un italiano è relativamente facile capire quando concordare verbo e sostantivo/aggettivo e quando no. In inglese diresti “this morning I took a walk and this evening I took another” o facendola più sporca “I walked again / I did it again”…
                  I francesi hanno avuto “coraggio” di tradurre tutto? Difatti sono considerati “'na merda montada in scagno” (una cacca sullo sgabello) da mezzo mondo.
                  Io ripeto: sono una persona che ama le lingue. Per cui prima di piegarmi a una posizione assoluta o un’altra, preferisco fare attenzione a chi ho davanti. Se sono in mezzo ai veneti è più facile che parlo dialetto, idem se sono in mezzo a italiani e uno è particolarmente fastidioso.
                  “Sai, mi faresti la cortesia di tagliare corto, e di farti da parte?”
                  “Va! Mòeghe un ponto e va in mona!”
                  E idem per l’inglese. Cerco di usare le parole solo quando proprio non ci sono altri termini. Smartphone “telefono intelligente / multifunzione”, i me mena pal cul par na vita!