Stiamo notando un notevole aumento di account/bot filorussi

La propaganda russa equivale a sostenere il partito di Putin, così come gli account italiani che supportano l’azione del governo israeliano veicolano interessi di partito.

Se vogliono farlo possono rivolgersi ad altre istanze italiane o internazionali: noi non mettiamo a disposizione risorse gratuite sostenute da persone per promuovere campagne partitiche sopratutto da questi governi.

Messaggio pubblicato nel gruppo @fediverso

  • @amministratore @fediverso [SARCASMO] poi dicono che mastodon non ha la libertà di espressione! [/SARCASMO] -
    peccato che le regole di un’istanza fediverso non sono come quelle delle corporation che le accetti passivamente. Le istanze mastodon o di altri servizi federati, sono gestite da persone. Per cui sono le persone (o i gruppi) gestori delle istanze, a decidere chi volere. Se non gli vanno bene le vostre regole possono sempre crearsene una loro.

        • @simonperry @thermophilus @elettrona @fediverso Tengo a precisare che si tratta di bot ben organizzati, spesso collegati a canali Telegram e progettati per amplificarsi a vicenda.
          Ovviamente non ci riferiamo ad account storici o riconoscibili, ma ai profili nuovi, anche 2 o 3 al giorno, creati con l’unico scopo di glorificare la Russia e ridicolizzare l’Ucraina.

          È un fenomeno che è sempre esistito, ma nelle ultime settimane è diventato molto più invasivo, coordinato e subdolo.

        • Elena Brescacin@poliversity.it
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          7 days ago

          @simonperry @fediverso @thermophilus @elettrona@mastodon.uno @amministratore Rispondo con l’account serio, perché il sarcasmo è finito. Non sono io quella che protesta “e la libertà???” Questo della libertà d’espressione vs. regole però per me è un argomento a cui tengo moltissimo perché si travisa spesso e volentieri la libertà d’espressione e la convivenza negli spazi digitali.
          Non credo che MastodonUno vieti di far sentire il punto di vista di un russo / filorusso qualora si trattasse, per ipotesi, di parlare di come si vive in Russia, della cultura russa, la guerra vista dal punto di vista di un civile…
          Però fare propaganda di regime non è libertà.
          Come neanche credo che Mastodon vieti la partecipazione a una persona di destra. Io per prima non sono affine a tutte le istanze della sinistra, su alcune posizioni prese da persone qui sul fedi non concordo, ma se capita SE NE DISCUTE senza pretendere di aver ragione.
          Però quando palesemente non rispetti le regole di uno spazio per di più gestito da volontari, è esattamente come quando uno butta la spazzatura deliberatamente in mezzo all’erba quando il parco pubblico è pieno di cestini.
          Io per prima avendo un blog amatoriale (anche federato) che affronta argomenti sensibili, sono stata accusata di fare censura.
          Ma semplicemente avevo moderato un commento (e messo il profilo in lista blocco) dopo che aveva scritto “io per carità non vorrei averci mai un sieropositivo vicino” [termini offensivi random]
          Quella non è libertà. Non nel blog gestito (anche) da un ragazzo con HIV; e non l’ho bloccato per proteggere Alessandro, quest’ultimo gli avrebbe risposto anzi a tono con “piacere mio. Sieropositivo che risponde ai commenti 😘👋🤝☣️”. Come se lo vedessi. Ma l’ho bloccato perché in casa mia si defeca nel gabinetto, non in cucina.
          Diverso sarebbe stato se avesse scritto “l’idea che una persona a me vicina possa essere sieropositiva HIV mi terrorizza. Sono pieno di pregiudizi” sarebbe stato diverso e avremmo avuto un sacco piacere di discuterci e, eventualmente, farglieli superare. L’attivismo si fa anche discutendo con persone dal punto di vista diverso.
          A volte, tra la discussione civile e l’imposizione/propaganda, il confine è debolissimo.