10 lug - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Cornelis van Poelenburch fu allievo di Abraham Bloemaert e successivamente studiò a lungo a Roma, dove rimase dal 1617 al 1625 e Firenze. Eccelleva in particolare nel dipingere piccole figure, nudi, paesaggi con rovine di stile italianeggiante su rame o pannelli, talvolta con scene mitologiche o bibliche, talvolta in ambientazione contemporanea. Le sue opere giovanili hanno uno stile così simile
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cornelis van poelenburch
25 apr - www.tanogabo.it (tanogabo) -
“L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire“. Un’opera d’arte è in grado di comunicare un messaggio, di suscitare emozioni, di stimolare la riflessione. In questo periodo, dove tutto è consumismo, mi è sembrato opportuno pubblicare delle immagini che ci permettono di inviare, attraverso l’occhio, un giusto stimolo al cervello. Scr
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15 lug - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Rischiò di essere divorata dal mostro marino inviato da Posidone che, con Apollo, era stato offeso da Laomedonte, ma fu salvata da Eracle e Telamone. I salvatori avevano concordato, come ricompensa, la mano di Esione per Telamone ed i cavalli divini posseduti dal re per Eracle. Poiché Laomedonte rifiutò di mantenere le promesse Eracle espugnò Troia e lo uccise. Esione sposò Telamone ed ottenne
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28 mag - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Vestito da mago, Nectanebo soleva fare modellini di legno delle sue navi e di quelle dei nemici e le faceva galleggiare, complete di ciurme di pupazzetti, in una grande vasca d’acqua. Poi pronunciava parole magiche, e allora, narra uno scrittore greco, “i pupazzi prendevano vita e le navi attaccavano battaglia“. Con opportuni accorgimenti Nectanebo faceva in modo che le sue navi “sgominassero il
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faraone magia delle effigi
02 mag - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Nell’antico Egitto era raro che un mortale fosse elevato ai ranghi degli immortali, a meno che, naturalmente, non fosse di sangue reale. Il faraone era immortale, ma in genere il detentore di un rango inferiore, seppure importante, non avrebbe potuto accedere al rango di divinità, ed avrebbe dovuto accontentarsi di un riconoscimento terreno e forse di una fama che sopravvivesse alla sua morte. I
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12 apr - www.tanogabo.it (tanogabo) -
In gioventù, quando Paride viveva sul monte Ida pascolando la sua mandria, divenne l’amante prediletto di Enone che gli ha generato un figlio, chiamato Corito. Ma allorché Paride, dopo il giudizio delle dee e le promesse di Afrodite, volle partire per rapire Elena, Enone, che conosceva l’avvenire, cercò invano di dissuaderlo, gli fece tuttavia promettere che quando si fosse trovato ferito, sarebb
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elena enone filottete