Franca Florio, l’affascinante moglie di Ignazio Florio, protagonista indiscussa della “Bella epoque” palermitana, all’inizio degli anni venti posò per il celebre pittore Giovanni Boldini, che per lei realizzò un ritratto molto bello. In seguito, quando la famiglia Florio si avviò verso il declino, quel ritratto, insieme ad altre opere, fu venduto e dopo la seconda guerra mondiale se ne persero le
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Famoso per le sue illustrazioni stampate in più di 100 libri, fra i quali la Bibbia, le favole (da Perrault) i lavori di Dante (Divina Comedia) e Cervantes (Don Chisciotte della Mancia). Gli intenditori di arte considerano Doré un esponente romantico del secolo diciannovesimo i cui lavoro è privo di valore artistico ma di indubbia importanza nel suo contributo allo sviluppo dell’illustrazione dei
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È quasi certo, date le configurazioni di base delle sue opere, che abbia avuto diretti contatti con Antonello da Messina e che sia stato influenzato dalla pittura di Piero della Francesca e del Mantegna. Come quest’ultimo, anche Carpaccio si vede impegnato nella realizzazione di opere su tela preferendola al supporto ligneo. Il ciclo di teleri per la scuola di Sant’Orsola gli viene commissionato
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Le sue numerose Madonne formano un insieme d’alto valore artistico, da quelle degli anni giovanili, alle più studiate e più robuste della maturità, di Brera, Verona, Berlino, dell’Accademia Carrara di Bergamo, del Correr e dell’Accademia di Venezia. Dei molti ritratti, di cui ne sono rimasti pochi, va ricordato quello del doge Loredan alla National Gallery di Londra, ma abbiamo già accennato come
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